Regolamentare la successione in cinque fasi
Iniziate per tempo a occuparvi della regolamentazione della successione, molto prima che arrivi il momento.
Con la nostra rete di esperti avete una chiara visione d’insieme della vostra situazione di partenza e degli ostacoli che potreste incontrare nella pianificazione successoria. È un processo che può essere orientativamente suddiviso in cinque fasi.
Che si tratti di adottare una nuova forma giuridica per l’azienda, ad esempio una società anonima, o di eseguire analisi previdenziali oppure di ricevere consulenza in ambito di matrimonio, diritto successorio e mandato precauzionale, analizziamo la vostra situazione attuale insieme a voi, appurando quali sono le vostre idee e i vostri obiettivi personali.
In base a questa analisi definiamo i primi preparativi e i nostri specialisti saranno lieti di assistervi nel metterli in atto.
Verifichiamo le vostre diverse opzioni interne ed esterne, assegnando loro delle priorità. Questo comprende:
- individuare i vantaggi e gli svantaggi delle possibili opzioni di successione;
- visualizzare i requisiti necessari per l'attuazione delle singole opzioni;
- ricercare potenziali acquirenti;
- mettere a frutto le esperienze acquisite da altre soluzioni di successione.
Insieme prepariamo al passaggio l’azienda, il cedente e il cessionario. In questa fase vi assistiamo per le seguenti attività:
- strutturazione di patrimoni privati e aziendali
- attuazione del piano finanziario sulla base del regime dei beni matrimoniali e del diritto successorio e anche della pianificazione finanziaria personale
- assistenza ai successori nel creare il business plan e nel pianificare la liquidità
Nell’ultima fase, con la quale vengono trasferite la gestione e la proprietà ai successori, vi offriamo assistenza per i seguenti punti:
- esecuzione di transazioni patrimoniali
- approvvigionamento di finanziamenti per la successione
- gestione di parti di patrimonio liberate (asset allocation)
- assistenza continuativa all’azienda dopo il trasferimento
Otto fattori per il successo della successione aziendale
La procedura di successione comporta una serie di rischi, che in alcuni casi possono essere di scarsa entità, ma in altri possono far naufragare i piani, mettendo loro fine in modo indesiderato. I seguenti otto fattori sono decisivi per il successo.
1. Regolamentare la successione
Gestite la regolamentazione della successione come un progetto: definite le persone coinvolte, gli obiettivi, i ruoli, le protezioni e una tabella di marcia.
2. Chiarire le esigenze
Chiarite per tempo quali sono le esigenze e i poteri d'azione dei gruppi con idee diverse.
3. Analizzare la struttura di capitale
Preparate la vostra impresa alla successione: analizzate la struttura di capitale e stabilite per iscritto delle regole di natura organizzativa.
4. Coinvolgere partner esterni
Analizzate scrupolosamente le vostre esigenze di consulenza e scegliete partner che possono soddisfarle pienamente.
5. Confrontare opzioni di successione
Valutate sempre diverse opzioni di successione con i relativi vantaggi e svantaggi.
6. Considerare gli aspetti legali
Considerate tutti gli aspetti legali, come ad esempio le disposizioni del diritto successorio.
7. Garantire trasparenza finanziaria
Garantite trasparenza finanziaria, affinché sia voi che i successori abbiate basi obiettive per prendere decisioni nelle fasi di preparazione e trasferimento.
8. Pianificare il futuro personale
Pianificate per tempo il vostro futuro personale al di fuori dell’impresa.
Le nostre linee guida per il finanziamento della successione
Non sempre si riesce a trovare un successore idoneo internamente. Per chi è interessato all'acquisizione dell'azienda si pone quindi il problema di finanziare la successione. Dal momento che le strutture aziendali e le procedure di successione possono variare notevolmente, esaminiamo ogni caso in modo specifico. Esistono comunque delle linee guida generali da seguire, dalle quali in casi motivati si può a ogni modo derogare.
- Si dovrebbe essere in grado di rimborsare in circa cinque anni la quota finanziata dal credito, la quale non dovrebbe essere superiore al triplo dell’utile d’esercizio (al lordo di interessi, imposte e ammortamenti).
- Il capitale proprio dovrebbe corrispondere a circa la metà del prezzo d’acquisto. A tale scopo i prestiti postergati del venditore vengono compensati con il capitale proprio.
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Consulenza personale
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